IL SUGGESTIVO PRESEPE 2014 AMBIENTATO NEL CONTESTO MONUMENTALE DEL MULINO DI BELPIANO “RA PRIA” DI BORZONASCA

Pubblicato da: | Pubblicato il: 6 dicembre 2014

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Le sagome e la scenografia sono entrambe realizzate da Andrea Corbetta scenografo del Teatro della Tosse di Genova.

Mulino per il quale sono in  corso i lavori di restauro conservativo consistenti in questa prima fase nel rifacimento del tetto in ardesia e del solaio in legno di castagno. Lavori eseguiti dall’impresa edile Maschio Ermanno di Borzonasca.

Il Presepe è arricchito nella sua Seconda edizione di 7 nuovi personaggi ampliandosi ulteriormente in tutto il contesto ivi compresa la zona della sorgente e del “buttazzzu” vasca dell’acqua in pietra.

Quest’anno il significato delle presenze nel Presepe:

 

I MAGI

I Magi del vangelo di Matteo sono considerati dei sapienti, forse astrologi, che accettano di percorrere un lungo cammino per cercare la verità e ottenere risposte. Il loro numero é incerto ma la tradizione dei vangeli apocrifi li indica in numero di tre anche in relazione ai doni che portano. Essendo beni di grande valore, vengono indicati con il titolo di “Re” I loro nomi sono leggendari:

Gaspare, Il giovane, dal colorito roseo offre dell’incenso al sole bambino.

Baldassarre, il secondo, il nero. Adulto offre l’oro, dono che si addice alla vita regale.

Melchiorre, il terzo, vecchio, offre la mirra, balsamo usato per la conservazione dei cadaveri, al sole al tramonto.

Sono le tre età dell’uomo che rendono onore alle tre manifestazioni del sole nella giornata: est –sud- ovest.

Nella tradizione popolare era uso sistemare i Re Magi, statuine nel tipico abbigliamento orientale, con cammelli e cavalli, lontano dalla grotta e farli avanzare durante il periodo natalizio fino a giungere presso la Sacra Famiglia nel giorno della Epifania, festa della “Manifestazione”

LA PORTATRICE D’ACQUA

L’acqua, elemento fondamentale per la vita biologica e simbolo della rinascita spirituale. L’uso dell’acqua presso le antiche culture è base dei riti di purificazione ma nel nuovo testamento assume una funzione salvatrice. L’acqua del battesimo porta ad una nuova nascita e quale nascita maggiormente simbolica per l’uomo vi può essere se non quella di Gesù?

Il “Signore dell’acqua della vita” si fa riconoscere dalla Samaritana al pozzo che, per i nomadi del deserto, é struttura apportatrice di gioia.

Nel presepe la figura della donna al pozzo o che porta la giara d’acqua rappresenta l’offerta al Bambinello di qualcosa di prezioso per la vita umana e, nel contempo, simboleggia la nuova vita portata da Gesù

La giara è segno della condivisione comunitaria dei beni dato che, nelle prime comunità, si conservavano in giare o anfore le provviste usate per i pasti collettivi.

a cura di Francesca Marini

 

Il tema del Presepe dell’anno scorso:

ACQUA E FARINA NELLA VITA DELL’UOMO”

A CURA DI FRANCESCA MARINI – esperta di storia del territorio

Il mulino di Belpiano si erge ad esempio di un corretto rapporto tra uomo e territorio. L’antica torre in pietra, con un unico camino centrale, angolato verso il fondo raccoglie e convoglia l’acqua guidandola al servizio del lavoro umano.

La turbina, ruotando, mette in moto la macina nella casa del mulino.

I chicchi  di grano scendono nella tramoggia e si trasformano in farina.

Il lavoro incessante del mugnaio segue il ritmo delle stagioni e del tempo: castagne in autunno e grani in estate.

Non vi è fretta nella casa del mulino: l’acqua scende e aiuta l’uomo a ottenere quel bene prezioso per la vita e la società.

Tanti sacchi caricati sui muli, giunti lungo il sentiero o un unico sacchetto ritirato conoscendone il valore, stabiliscono e raccontano d’incontri, di dialoghi, di  rapporti tra individui consci della preziosità della vita e della costante ripetitività del gesto.

L’acqua, la farina e quindi il pane da spezzare come segno di condivisione.

Il tempo, lo spazio, la natura e i suoi ritmi come certezza di rinascere ogni anno nella speranza di un prospero raccolto, trasformato in farina.